Commuovente.
Sì, questo magari non è il miglior modo per iniziare una
recensione. Risulta forse troppo riduttivo. Eppure, in questo caso
iniziare così può andar bene. E ciò per un semplice motivo: perchè
la profonda, tenera e sincera commozione che questo film suscita in
chi lo guarda è uno degli elementi che giustificano pienamente le
quattro nominations agli Oscar che quest'opera ha ricevuto. Candidato
per miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura e miglior
attrice protagonista (la piccola Quevenzahanè Wallis), “Re della
terra selvaggia” è uno dei film più validi che gli spettatori
avranno modo di vedere in questo 2013.
Il
film uscirà in Italia il prossimo 7 Febbraio ed è la storia di
Hushpuppy, una bambina di sei anni che vive con Wink, papà severo ma
affettuoso, nella comunità soprannominata “Bathtub” (La Grande
Vasca), una zona paludosa di un delta del Sud americano. Wink, che ha
contratto una grave malattia, sta preparando Hushpuppy a vivere in un
mondo dove non ci sarà più lui a proteggerla. Inoltre la “Grande
Vasca” è vicina ad una catastrofe: gli equilibri naturali si
infrangono, i ghiacci si sciolgono ed arrivano gli “Aurochs”,
misteriose creature preistoriche. Ad Hushpuppy non resta che cercare
di sopravvivere e mettersi alla ricerca della madre, che per lei è
solo un vago ricordo.
“Re
della terra selvaggia” è
un film estremamente semplice (anche a livello tecnico), ma di
fortissimo impatto. Il giovane regista, Behn Zeitlin, ha dato vita ad
un'opera che, per stupire, non ha bisogno di chissà quale artificio
o effetto speciale. I movimenti di macchina sono (volutamente)
sporchi ed imperfetti, per rendere al meglio gli stati d'animo dei
personaggi
e supportare (anche narrativamente) le loro azioni. La camera segue
le vicende della piccola Hushpuppy e dei suoi conterranei in modo
comunque molto discreto, spesso si nasconde e si apparta, quasi per
non disturbare lo scorrere della vita degli abitanti di Bathtub. E,
per questo, il film dà quasi l'impressione di essere un
documentario. Ma la capacità della macchina da presa di indugiare su
elementi come gli occhi, ad esempio, che esprimono al meglio le
emozioni, le sensazioni e i pensieri vissuti dai personaggi e,
soprattutto, da Hushpuppy e dal suo papà, è l'elemento forse di
maggior rilievo tecnico. “Re della terra selvaggia” è un film
che, pur nella sua sconvolgente semplicità, ha tanto da dire. Il
primo tema su cui si è portati a riflettere è quello del rapporto
tra padre e figlia. Un rapporto estremamente controverso (come tutti
i rapporti tra genitori e figli) ma, nello stesso tempo, basato su un
affetto indescrivibile. Hushpuppy è solo una bambina ma, anche
grazie agli insegnamenti di suo padre, ha già capito come affrontare
la vita: con speranza, coraggio e forza d'animo, perchè se c'è
qualcosa che si rompe, ognuno deve almeno provare ad aggiustarlo come
può. Hushpuppy,
allora, è un personaggio che vuol fare lezione agli spettatori? Io
ritengo di no. Lei è solo una bambina, possiede il potere di far
riflettere perchè, in quanto tale, è pura, innocente e senza
malizia. Non dice come vivere, semplicemente attiva le emozioni più dolci e tenere e, insieme, fa scattare dei meccanismi di riflessione. Accade dunque che, mentre si guarda il film, si viene assaliti da alcune domande, come: chi
possiede di più è più felice di chi possiede di meno? Oppure:
qual'è la vera libertà? Perchè quella piccola bambina, che vive
con il suo popolo in un luogo quasi ai confini del mondo, non può
lasciare indifferenti. Possiede quasi la saggezza di un anziano, ma
guarda la realtà con gli occhi di una bambina, perchè lei è una bambina. La sua fantasia, la sua purezza e la sua sincerità sono
talmente disarmanti che lo spettatore non può far altro che darle
ragione. Hushpuppy ha ragione quando dice: “L'intero universo si
regge sull'incastro perfetto di tutte le cose. Se un pezzo si rompe,
anche il più piccolo, tutto l'universo si rompe”. Ha, quindi,
ragione quando fa riflettere anche sul mondo e sulla natura, che
viene sconvolta da avvenimenti impossibili da arginare. Con i suoi
occhi, Hushpuppy sembra dire: “Ehi voi, dove pensate di arrivare
continuando di questo passo? Non vi rendete conto di quello che state
distruggendo?”.
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