Benvenuti! In "Cinema Blog" potrete trovare tutte le principali novità e notizie relative al mondo del cinema, recensioni di film, foto, trailer e varie opere audiovisive. "Cinema Blog" è curato da Cinzia Latorre.
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Cari lettori,
come ben sapete, oggi è la Giornata della Memoria. In queste occasioni, probabilmente non serve scrivere fiumi e fiumi di parole per esprimere l'orrore di quello che accadde durante la Seconda Guerra mondiale, per esprimere lo sdegno che si prova al solo pensiero di ciò che il popolo ebreo ha dovuto subire a causa della inspiegabile follia che, talvolta, assale la mente umana. L'uomo può essere una creatura meravigliosa, capace di provare e concretizzare in gesti sentimenti incredibili ma, purtroppo, il genere umano è anche capace di brutalità indescrivibili, che lo rendono mostruoso, inspiegabile e, in casi come questo, ripugnante. Ciò che non deve mai svanire, però, è il ricordo. E' sufficiente cogliere occasioni nobili come la Giornata della Memoria per fermarsi un attimo a riflettere e, appunto, a ricordare. Perchè il ricordo è, probabilmente, l'unico mezzo che possediamo per far sì che simili barbarie non accadano mai più. Ed è importante che il ricordo stesso venga conservato e veicolato attraverso tutte le forme di espressione che il genere umano possiede. Il cinema è una di queste forme. Già nei periodi subito seguenti la sua nascita, l'arte cinematografica ha dimostrato di essere un'arte in grado di far riflettere profondamente e di comunicare valori, sentimenti ed emozioni, raggiungendo la gente come forse pochissimi altri mezzi espressivi riescono a fare. Dunque, in una giornata come questa, abbiamo l'occasione di riflettere anche attraverso il cinema. Di seguito, vi elenco alcuni film che trattano del grave evento della Shoa, in onda questa sera su alcuni canali televisivi. Non perdiamo l'occasione, anche quest'anno, di ripetere fermamente: "MAI PIU'!!!"
RAI UNO- ORE 21.30: LA VITA E' BELLA di Roberto Benigni
RAI MOVIE (Canale 24 del Digitale Terrestre)-ORE 21.15: LA CADUTA di Oliver Hirschbiegel
IRIS (Canale 22 del Digitale Terrestre)-ORE 21.07: SCHINDLER'S LIST di Steven Spielberg
SKY CINEMA 1-ORE 21.10: LA CHIAVE DI SARA di Gilles Paquet-Brenner
Ciao
a tutti! Oggi
mi piacerebbe parlare di un argomento che si discosta un po' dal
cinema vero e proprio, quello cioè propriamente inteso. Tuttavia,
questo argomento si riferisce sempre ad una forma di comunicazione
audiovisiva che, da quando è nata la televisione, e soprattutto con
l'avvento anche di internet e dei pc, è diventata predominante,
scalzando sicuramente il primato del cinema nelle forme comunicative
a livello audiovisivo. Stiamo parlando delle Serie tv. Oggi, i
palinsesti televisivi sono pieni di vari telefilm, che si snodano
lungo varie puntate e che è possibile reperire facilmente anche sul
web. Ci siamo mai chiesti il perchè il numero di queste serie tv
sia così nettamente superiore rispetto ai film che vengono mandati
in onda? La risposta più elementare e significativa è che le serie
tv non esauriscono il loro sviluppo narrativo in un unico arco
temporale (come accade invece per i film), ma lo distribuiscono lungo
varie puntate, che solitamente vanno in onda ogni settimana e, in
questo modo dunque, riescono a mantenere alto il livello di suspense,
di curiosità nello spettatore, portandolo inevitabilmente ad
attendere l'arrivo della successiva puntata per scoprire, così,
come si evolverà la storia narrata nella fiction. Capita a volte (a
me molto spesso, se devo essere sincera), guardando le moderne serie
tv, di pensare che in molte di esse ci sia qualcosa che manca o che è
andato perduto. Molto probabilmente perchè (e questo è, ahimè, un
dato di fatto) la tv dei nostri giorni, soprattutto quella italiana,
è composta da palinsesti che propongono prodotti visti e rivisti ed
infarciti, spesso e volentieri, da un intrattenimento (che forse tale
non è nemmeno) che fa leva su una comicità piuttosto colorita e,
purtroppo, anche del tutto volgare. Ecco allora che sorge spesso una
forte nostalgia per quello che invece in tv si vedeva negli anni '80.
Certo, in Italia negli anni '80 esisteva già “Drive In”(
iniziatore, a mio avviso, di quella comicità volgare di cui si
diceva prima), però andavano spesso in onda tutte quelle belle serie
tv (soprattutto americane) come: “I Robinson”, “ I Jefferson”,
“Il mio amico Arnold”e tante altre. Perchè viene nostalgia di
questi telefilm? Perchè erano davvero molto semplici e, per
divertire ed intrattenere, non avevano bisogno di usare malizia e
volgarità. Inoltre, alcune di esse proponevano (anche attraverso una
comicità assolutamente pura e genuina) la vita di ogni giorno,
sottolineando valori che, probabilmente, oggi si sono persi. La
maggior parte di questi telefilm (e penso anche ai famossissimi
“Super Car”, “Mac Giver”, “Charlie's Angels”, “Star
trek”) sono, inoltre, così tanto interessanti, oltre che piacevoli
da guardare perchè, in primo luogo, esploravano vari generi (si va
dalla sit-com all'azione, dallo spionaggio alla fantascienza) ed
incarnavano così lo sperimentalismo, che sempre fa bene al cinema o
alla televisione (sperimentalismo che, invece, oggi manca). In
secondo luogo, poi, non si deve dimenticare che l'epoca in cui questi
telefilm, soprattutto americani, sono nati era un'epoca non
particolarmente tranquilla.
Negli USA, infatti, la guerra fredda
(incarnata anche dalla gara per la supremazia dello spazio tra Russia
e Stati Uniti) era ancora in atto, anche se andava lentamente verso
lo scioglimento ed il paese, sotto la guida del Presidente Reagan,
aveva subito anche una pesante crisi economica.
Così, la
televisione (mezzo di comunicazione importantissimo) rispecchiava in
un certo senso questa situazione, cercando però di stemperarla,
proponendo agli spettatori vari generi di intrattenimento e
utilizzando una comicità semplice e pulita. A questo punto, io credo
che (vista la situazione in cui ci troviamo oggi in Italia, che non è
poi così tanto diversa da quella dell'America degli anni '80) avere
nostalgia è del tutto normale. IL problema, però, è che in Italia
la comunicazione televisiva non reagisce alla crisi in modo
esauriente. Propone sempre le stesse cose, non sperimenta e si chiude
nelle gabbie di una becera comicità, che poi (diciamocelo
chiaramente) non suscita nemmeno tutta questa ilarità. Molti
ritengono che sia lo stesso popolo Italiano a voler vedere in tv
questo tipo di cose. E' bene sapere, però, che il pubblico non è
una massa indistinta di persone che accettano passivamente tutto ciò
che gli viene propinato. Tuttavia, se la tv propone al pubblico solo
determinate cose e null'altro, allora il pubblico è costretto a
vedere solo quello. La soluzione però c'è! Innanzitutto, andare al
cinema a vedere un film che abbiamo scelto noi è un gran bel
sollievo, per la testa ed anche per i nostri occhi :-) Inoltre, il
web offre ormai la grandissima possibilità di far scegliere a noi
cosa voler vedere o cercare e contiene, al suo interno, tantissimo
materiale. Perciò, se dovesse venire anche a voi nostalgia del
passato, vi posto qui di seguito alcuni link dove potrete trovare
telefilm del passato. Buona Visione ;-)
Commuovente.
Sì, questo magari non è il miglior modo per iniziare una
recensione. Risulta forse troppo riduttivo. Eppure, in questo caso
iniziare così può andar bene. E ciò per un semplice motivo: perchè
la profonda, tenera e sincera commozione che questo film suscita in
chi lo guarda è uno degli elementi che giustificano pienamente le
quattro nominations agli Oscar che quest'opera ha ricevuto. Candidato
per miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura e miglior
attrice protagonista (la piccola Quevenzahanè Wallis), “Re della
terra selvaggia” è uno dei film più validi che gli spettatori
avranno modo di vedere in questo 2013.
Il
film uscirà in Italia il prossimo 7 Febbraio ed è la storia di
Hushpuppy, una bambina di sei anni che vive con Wink, papà severo ma
affettuoso, nella comunità soprannominata “Bathtub” (La Grande
Vasca), una zona paludosa di un delta del Sud americano. Wink, che ha
contratto una grave malattia, sta preparando Hushpuppy a vivere in un
mondo dove non ci sarà più lui a proteggerla. Inoltre la “Grande
Vasca” è vicina ad una catastrofe: gli equilibri naturali si
infrangono, i ghiacci si sciolgono ed arrivano gli “Aurochs”,
misteriose creature preistoriche. Ad Hushpuppy non resta che cercare
di sopravvivere e mettersi alla ricerca della madre, che per lei è
solo un vago ricordo.
“Re
della terra selvaggia” è
un film estremamente semplice (anche a livello tecnico), ma di
fortissimo impatto. Il giovane regista, Behn Zeitlin, ha dato vita ad
un'opera che, per stupire, non ha bisogno di chissà quale artificio
o effetto speciale. I movimenti di macchina sono (volutamente)
sporchi ed imperfetti, per rendere al meglio gli stati d'animo deipersonaggi
e supportare (anche narrativamente) le loro azioni. La camera segue
le vicende della piccola Hushpuppy e dei suoi conterranei in modo
comunque molto discreto, spesso si nasconde e si apparta, quasi per
non disturbare lo scorrere della vita degli abitanti di Bathtub. E,
per questo, il film dà quasi l'impressione di essere un
documentario. Ma la capacità della macchina da presa di indugiare su
elementi come gli occhi, ad esempio, che esprimono al meglio le
emozioni, le sensazioni e i pensieri vissuti dai personaggi e,
soprattutto, da Hushpuppy e dal suo papà, è l'elemento forse di
maggior rilievo tecnico. “Re della terra selvaggia” è un film
che, pur nella sua sconvolgente semplicità, ha tanto da dire. Il
primo tema su cui si è portati a riflettere è quello del rapporto
tra padre e figlia. Un rapporto estremamente controverso (come tutti
i rapporti tra genitori e figli) ma, nello stesso tempo, basato su un
affetto indescrivibile. Hushpuppy è solo una bambina ma, anche
grazie agli insegnamenti di suo padre, ha già capito come affrontare
la vita: con speranza, coraggio e forza d'animo, perchè se c'è
qualcosa che si rompe, ognuno deve almeno provare ad aggiustarlo come
può. Hushpuppy,
allora, è un personaggio che vuol fare lezione agli spettatori? Io
ritengo di no. Lei è solo una bambina, possiede il potere di far
riflettere perchè, in quanto tale, è pura, innocente e senza
malizia. Non dice come vivere, semplicemente attiva le emozioni più dolci e tenere e, insieme, fa scattare dei meccanismi di riflessione. Accade dunque che, mentre si guarda il film, si viene assaliti da alcune domande, come: chi
possiede di più è più felice di chi possiede di meno? Oppure:
qual'è la vera libertà? Perchè quella piccola bambina, che vive
con il suo popolo in un luogo quasi ai confini del mondo, non può
lasciare indifferenti. Possiede quasi la saggezza di un anziano, ma
guarda la realtà con gli occhi di una bambina, perchè lei è una bambina. La sua fantasia, la sua purezza e la sua sincerità sono
talmente disarmanti che lo spettatore non può far altro che darle
ragione. Hushpuppy ha ragione quando dice: “L'intero universo si
regge sull'incastro perfetto di tutte le cose. Se un pezzo si rompe,
anche il più piccolo, tutto l'universo si rompe”. Ha, quindi,
ragione quando fa riflettere anche sul mondo e sulla natura, che
viene sconvolta da avvenimenti impossibili da arginare. Con i suoi
occhi, Hushpuppy sembra dire: “Ehi voi, dove pensate di arrivare
continuando di questo passo? Non vi rendete conto di quello che state
distruggendo?”.
Un film, insomma, ambientato in un mondo che sembra
essere lontano dal nostro anni luce, ma che in realtà è più vicino
di quanto si pensi. In un certo senso, infatti, la fantasia della
piccola protagonista è la nostra realtà, nella quale a distruggersi
non è solo la natura, ma anche i rapporti umani. Ma questo non è un
film cupo, che tende al pessimismo. Al contrario, emana luce in ogni
scena, perchè solo l'innocenza di una bambina è in grado di far
riflettere così tanto e, nello stesso tempo, riempire il cuore di
sentimenti puri e sinceri. “Re della terra selvaggia” è una
bella novità al cinema e merita davvero tanto.
Cari lettori, anche questa settimana vi comunico i film che, in questo weekend, esordiranno nelle sale italiane. E' soprattutto la settimana del film pluricandidato e superfarvorito agli Oscar 2013: Lincoln. Ma anche di un'altro film, che agli Oscar ha ricevuto la nomination di miglior attore protagonista: Flight, interpretato da Denzel Washington. Di seguito, quindi, i film a mio avviso più interessanti in uscita questo 24 Gennaio 2013.
LINCOLN di Steven Spielberg
Un film drammatico che analizza gli ultimi mesi in carica del sedicesimo presidente degli Stati Uniti. In una nazione divisa dalla guerra e in balìa di molti cambiamenti, Lincoln conduce il suo lavoro mirando alla fine della guerra, all'unione del paese e all'abolizione della schiavitù. Coraggioso e determinato, le scelte che il presidente compirà in questo momento critico cambieranno il destino delle generazioni future.
Abramo Lincoln ha sicuramente segnato la storia degli Stati Uniti e di tutto il mondo, abolendo la barbarie della schiavitù e rafforzando la centralità del governo federale statunitense. Di fronte ad una figura storica di questa importanza, molto amata in patria anche dal punto di vista emotivo, il rischio che un film biografico a lui dedicato potesse diventare troppo noioso e troppo retorico era grande. Ma Steven Spielberg non è un regista qualunque: anche quando veste i panni del rètore, lo fa nel senso nobile del termine ed evita di cadere nella noia e in un racconto semplicemente biografico, creando un film tutto di ragionamento. Trailer:
FLIGHT di Robert Zemeckis
Denzel Washington interpreta Whip Whitaker, un esperto pilota di linea che, in seguito a una catastrofe, riesce a far atterrare il suo aereo, salvando così le vite di quasi tutti i passeggeri a bordo. Subito dopo l'atterraggio Whip viene considerato un eroe, ma con il passare del tempo sorgono sempre più domande riguardo a chi fosse realmente responsabile dell'accaduto e cosa successe realmente su quell'aereo. Stando alla critica, Flight è un film ben realizzato e ben interpretato, ma lascia forse un retrogusto amaro. Non è un film tematicamente facile, e non racconta una storia priva di controversie, ma forse (secondo alcuni critici) il regista poteva dare più. Aspettiamo di vederlo per poi esprimere dei pareri favorevoli o contrari alle opinioni espresse dalla critica. Si può supporre però, conoscendo la recitazione di Denzel Washington, che la nomination a miglior attore sia del tutto meritata. Trailer:
IN DARKNESS di Agnieszka Holland
l film racconta la storia vera di Leopold Socha, operaio del sistema fognario e ladruncolo a Lvov, nella Polonia occupata dai Nazisti. Dopo essersi imbattuto in un gruppo di ebrei nelle fogne della città, Socha accetta di nasconderli per denaro. Ma quello che inizia come un mero accordo per il proprio interesse prende una piega inaspettata. Tutti loro, infatti, dovranno trovare un modo per scampare alla morte, nei 14 mesi vissuti in un continuo stato di allerta. Un film che tratta un tema molto delicato e spesse volte trattato nelle opere cinematografiche: il tema del nazismo e della persecuzione degli ebrei. Anche qui, è piuttosto facile cadere nello scontato. Vedremo come questa regista saprà affrontare questo tema. Comunque, non è mai troppo riflettere sugli orrori della guerra e sulla persecuzione nazista, specialmente se lo si fa tramite un film. Trailer:
Vi ricordo, inoltre, che usciranno questo weekend anche due commedie, una straniera ed una italiana. La commedia straniera si chiama Quartet ed è il primo film da regista di Dustin Hoffman, con un cast molto interessante e degno di nota. La commedia italiana invece è diretta da Fausto Brizzi ed interpretata da Francesco Mandelli, uno dei protagonisti de "I soliti idioti". Il film si chiama Pazze di me e si svolge intorno alle esilaranti vicende di un uomo che ha a che fare ogni giorno con un nutrito gruppo di donne. Di seguito, trovate i trailer dei film appena citati:
Non c'è che dire, "Django Unchained" è uno di quei film che si ricordano. E non solo perchè è diretto da un grande regista come Quentin Tarantino, ma perchè è un film che possiede tutto! E vederlo rappresenta sicuramente un'esperienza. In "Django Unchained" si trattiene il fiato, si sorride, si spera, ci si emoziona anche ma, soprattutto, si riflette. L'amara ironia che pervade tutto il film è l'espediente che Tarantino ha scelto di usare magistralmente per mostrare agli spettatori l'orrore della schiavitù. Un'ironia che non serve certo ad addolcire la medicina (perchè il tema della schiavitù, dello sfruttamento di una razza da parte di un'altra razza, è e rimane sempre un qualcosa che lascia l'amaro in bocca e che si fa fatica a digerire), ma è un modo speciale, originale di parlare di un tema delicato come quello della schiavitù. Laddove, cioè, la maggior parte delle opere che trattano temi come questo usano una marcata dose (e talvolta esagerata) di sentimentalismo, nel film di Tarantino invece non si piange dall'inizio alla fine, anzi si ride, anche se apparentemente non ci sarebbe proprio nulla da ridere. Ma proprio il contesto in cui sono inserite le ilari battute dei personaggi è ciò che fa riflettere, e che porta a sviluppare nello spettatore la consapevolezza degli orrori e degli errori di cui la natura umana si è fatta portatrice nel corso della sua storia. La natura umana è, appunto, un altro degli aspetti che vengono indagati in questo film. Django (Jamie Foxx) incarna il coraggio di un uomo che, nonostante le terribili esperienze che ha vissuto, ha ancora la forza di prendere in mano il suo destino e lottare per cambiarlo. E' uno che, insomma, si piega ma non si spezza. E' un uomo spinto primariamente ad agire non dalla vendetta, come potrebbe sembrare, ma dall'amore che, appunto, lo spinge a tutto pur di salvare sua moglie. E poi c'è il Dottor Schulz, interpretato da un bravissimo Christopher Waltz: un uomo ironico e in apparenza spocchioso, superbo e cinico (ricerca ed uccide gente per ottenere dei soldi in cambio) ma che, in realtà, è sensibile e si rivela essere anche un ottimo amico; uno che usa le sue doti di freddo negoziatore come arma per un nobile fine: aiutare Django a liberare sua moglie. Se si volesse azzardare una considerazione, si potrebbe dire che "Django Unchained" è una lezione di vita, oltre che una lezione di cinema. Già, perchè poi il tocco finale è dato dalla straordinaria regia di Quentin Tarantino che, come al solito, difficilmente (anzi, si potrebbe tranquillamente dire "mai") delude. Attenzione ai particolari, fotografia impeccabile, bellissima location, non un solo movimento di macchina che sia inopportuno, uso eccezionale del sonoro e della musica. E poi... Poi l'immancabile firma di Tarantino: violenza e soprattutto sangue, in apparenza elementi deprecabili, ma usati in questo film (come spesso anche negli altri film del regista) in modo esasperato, al punto tale da farli apparire chiaramente assurdi. Il sangue che schizza spesso da ogni dove, però, non impressiona lo spettatore, non lo turba, anzi lo porta a riflettere ulteriormente: come è abbastanza irreale e quasi assurdo che in seguito ad un unico colpo d'arma da fuoco schizzino letteralmente ettolitri ed ettolitri di sangue ed interiora (che vanno poi ad imbrattare intere pareti di edifici), così la schiavitù è qualcosa di ugualmente e totalmente assurdo. Cosa resta, a questo punto, da dire? Nulla! Solo: Se potete, andatelo a vedere!
C'è attesa oggi nelle sale italiane soprattutto per l'uscita dell'ultimo film di Quentin Tarantino, Django Unchained, ma anche per il nuovo lavoro di Tim Burton, Frankenweenie. Anche altre, però, le novità in sala per questo fine settimana. Vediamole in dettaglio.
Django Unchained di Quentin Tarantino
Il film è ambientato negli Stati Uniti, due anni prima della Guerra civile. Il protagonista è interpretato da Jamie Foxx, nei panni appunto di Django, uno schiavo la cui storia brutale con l'ex padrone lo conduce faccia a faccia con il cacciatore di taglie di origine tedesca, il Dott. King Schultz. Quest'ultimo è sulle tracce degli assassini fratelli Brittle e solo l'aiuto di Django lo porterà a riscuotere la taglia che pende sulle loro teste. Schultz assolda Django con la promessa di donargli la libertà una volta catturati i Brittle, vivi o morti. Il successo dell'operazione induce Schultz a liberare Django, ma i due uomini non si separano. Al contrario, Schultz parte alla ricerca dei criminali più ricercati del Sud con Django al suo fianco. Django resta concentrato su un solo obiettivo: trovare e salvare Broomhilda, la moglie che aveva perso tempo prima, a causa della sua vendita come schiavo.
Candidato a 5 Oscar, il nuovo film di Tarantino ha molto colpito la critica e il pubblico negli Stati Uniti, facendogli riscuotere un grande successo. Vedremo in Italia come sarà accolto dal nostro pubblico. Certo, gli amanti di Tarantino non si lasceranno sfuggire questomix di western ironico e incentrato sul tema dello sfruttamento dei neri, ispirato allo spaghetti western di Sergio Corbucci, con cui però non ha nulla in comune.
Trailer:
Frankenweenie di Tim Burton
Il film è un rifacimento della storia di Frankenstein in stop motion. E' in bianco e nero, e racconta le vicende di un bambino che decide di "resuscitare", con l'aiuto della scienza, il suo cane morto in un incidente automobilistico, con effetti mostruosi. Anche gli spettatori italiani potranno ammirare l'ultima fatica di Tim Burton in 3D, godendosi uno spettacolo non solo di divertimento ed intrattenimento, ma anche ammirando la bravura e la fantasia tecnica di questo regista che torna, in un certo senso, agli esordi della sua carriera con l'uso del bianco e nero e dello stop motion. Indubbiamente, una delle prove più riuscite di Tim Burton.Trailer:
Rec 3-La Genesi di Paco Plaza
Koldo e Clara, due innamorati, propongono di celebrare il loro matrimonio accompagnati da tutti i loro cari. Ma, nel giorno più felice della loro vita, si scatenerà l'inferno. In questo terzo film appartenente ad una saga horror di successo, ci sono scene girate anche alla luce del sole,che danno al film una realtà del tutto nuova ma comunque inquietante. Questo terzo film della saga riunisce le trame dei primi due film, e questa nuova parte della storia introduce delle informazioni nascoste nei primi due film e lascia la porta aperta per l'ultima parte, il preannunciato [REC ] 4 Apocalypse. A chi ama l'horror e ha già visto i primi due film della saga, questa uscita sarà certamente gradita. Coloro, invece, che si troveranno a vederlo (magari spinti dagli amici o dal partner) probabilmente non resteranno particolarmente entusiasti. A livello tecnico, pochi elementi di rilievo, tranne il montaggio che, in un film horror, è l'elemento principale per rendere lo stesso film almeno apprezzabile.Trailer:
Ghost Movie di Micheal Tiddes
Dai creatori di Scary Movie arriva un'altra esilarante parodia horror, una caricatura della serie Paranormal Activity. Quando i neo sposi Malcolm e Kisha si trasferiscono nella loro casa dei loro sogni, ben presto scoprono di non essere soli. La casa non è infestata, ma è la moglie che è posseduta dagli spiriti. Malcolm assume prima un sacerdote, poi un moderno acchiappafantasmi per liberarsi del demonio dentro di lei, determinato a non lasciare lo spirito maligno rovinare il suo matrimonio... e la sua vita sessuale. Una commedia sicuramente esilarante ma destinata a finir lì. Tuttavia, per passare due ore di svago al cinema, per farsi due risate, senza pensare a nulla, va molto bene. Trailer:
Si avvicina anche quest'anno la notte degli Oscar, l'evento forse più atteso nel panorama cinematografico da registi, attori ed anche spettatori. I giurati di questa edizione, che si concluderà il prossimo 24 Febbraio con l'assegnazione dei premi, hanno sicuramente avuto un gran da fare nello scegliere a chi assegnare le varie nomination. Dominatore di questi Oscar 2013 sembra essere Lincoln di Steven Spielberg, detentore di ben 12 nomination. Segue poi Vita di Pi del regista asiatico Ang Lee, con 11 nomination. Colpiscono anche Les Miserables e Amour, di Micheal Haneke. Mentre c'è forse un pò di rammarico per Django Unchained di Quentin Tarantino che, a parere di chi scrive, avrebbe forse meritato di ricevere qualche candidatura in più.
Di seguito, l'elenco completo di tutte le nomination.
OSCAR 2013 – MIGLIOR FILM Amour di Michael Haneke Argo di Ben Affleck Beasts of the Southern Wild Django Unchained di Quentin Tarantino Les Misérables di Tom Hooper Vita di Pi di Ang lee Lincoln di Steven Spielberg Il lato positivo – Silver Linings Playbook di David O. Russell Zero Dark Thirty di Kathryn Bigelow
MIGLIOR REGISTA Amour di Michael Haneke Beasts of the Southern Wild di Benh Zeitlin Vita di Pi di Ang Lee Lincoln di Steven Spielberg Il lato positivo – Silver Linings Playbook di David O. Russell
MIGLIOR ATTORE Bradley Cooper – Il lato positivo – Silver Linings Playbook Daniel Day-Lewis – Lincoln Hugh Jackman – Les Misérables Joaquin Phoenix – The Master Denzel Washington – Flight.
MIGLIOR ATTRICE Jessica Chastain – Zero Dark Thirty Jennifer Lawrence – Il lato positivo – Silver Linings Playbook Emmanuelle Rive – Amour Quvenzhané Wallis – Beasts of the Southern Wild Naomi Watts – The Impossible
MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE Ribelle – The Brave di Mark Andrews e Brenda Chapman Frankenweenie di Tim Burton ParaNorman di Sam Fell e Chris Butler Pirati! Briganti da strapazzo 3D di Peter Lord Ralph spaccatutto di Rich Moore
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA Alan Arkin – Argo Robert De Niro – Il lato positivo – Silver Linings Playbook Philip Seymour Hoffman – The Master Tommy Lee Jones – Lincoln Christoph Waltz – Django Unchained
MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA Amy Adams – The Master Sally Field – Lincoln Anne Hathaway – Les Misérables Helen Hunt – The Sessions Jacki Weaver – Il lato positivo – Silver Linings Playbook
MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE Argo – Chris Terrio Beasts of the Southern Wild – Lucy Alibar e Benh Zeitlin Vita di Pi – David Magee Lincoln – Tony Kushner Silver Linings Playbook – David O. Russell Amour – Michael Haneke Django Unchained – Quentin Tarantino Flight – John Gatins Moonrise Kingdom – Wes Anderson e Roman Coppola Zero Dark Thirty – Mark Boal
MIGLIOR FOTOGRAFIA Anna Karenina – Seamus McGarvey Django Unchained – Robert Richardson Vita di Pi – Claudio Mirando Lincoln – Janusz Kaminski Skyfall – Roger Deakins
MIGLIORI COSTUMI Anna Karenina – Jacqueline Durran Les Misérables – Paco Delgado Lincoln – Joanna Johnston Biancaneve – Eiko Ishioka Biancaneve e il cacciatore – Colleen Atwood
MIGLIOR DOCUMENTARIO 5 Broken Cameras The Gatekeepers How to Survive a Plaghe The Invisibile War Searching for Sugar Man
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO DOCUMENTARIO Inocente di Sean Fine e Andrea Nix Fine Kings Point di Sari Gilman e Jedd Wider Mondays at Racine di Cynthia Wade e Robin Honan Redemption di Jon Alpert e Matthew O’Neill
MIGLIOR MONTAGGIO Argo – William Goldenberg Vita di Pi – Tim Squyres Lincoln – Michael Kahn Zero Dark Thirty – Dylan Tichenor e William Goldenberg
MIGLIOR FILM IN LINGUA STRANIERA Amour (Austria) Kon-Tiki (Norvegia) No (Cile) A Royal Affair (Danimarca) War Witch (Canada)
MIGLIOR TRUCCO Hitchcock – Howard Berger, Peter Montagna and Martin Samuel Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato – Peter Swords King, Rick Findlater e Tami Lane Les Misérables – Lisa Westcott and Julie Dartnell
MIGLIOR MUSICA Anna Karenina – Dario Marianelli Argo – Alexandre Desplat Vita di Pi – Mychael Danna Lincoln – John Williams Skyfall – Thomas Newman
MIGLIOR CANZONE ORIGINALE Chasing Ice – “Before My Time”, musica e testo di J. Ralph Ted – “Everybody Needs A Best Friend” musica di Walter Murphy; testo di Seth MacFarlane Vita di Pi – “Pi’s Lullaby”, musica di Mychael Danna; testo di Bombay Jayashri Skyfall – “Skyfall”, musica e testo di Adele Adkins e Paul Epworth Les Misérables – “Suddenly”, musica di Claude-Michel Schönberg; testo di Herbert Kretzmer e Alain Boublil
MIGLIOR SCENOGRAFIA Anna Karenina – Sarah Greenwood; Katie Spencer Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato – Dan Hennah; Ra Vincent and Simon Bright Les Misérables – Eve Stewart; Anna Lynch-Robinson Vita di Pi – David Gropman; Anna Pinnock Lincoln – Rick Carter; Jim Erickson
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO ANIMATO Adam and Dog – Minkyu Lee Fresh Guacamole – PES Head over Heels – Timothy Reckart e Fodhla Cronin O’Reilly Maggie Simpson in “The Longest Daycare” – David Silverman Paperman – John Kahrs
MIGLIORI EFFETTI SPECIALI Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato – Joe Letteri, Eric Saindon, David Clayton e R. Christopher White Vita di Pi – Bill Westenhofer, Guillaume Rocheron, Erik-Jan De Boer e Donald R. Elliott The Avengers – Janek Sirrs, Jeff White, Guy Williams e Dan Sudick Prometheus – Richard Stammers, Trevor Wood, Charley Henley e Martin Hill Biancaneve e il cacciatore – Cedric Nicolas-Troyan, Philip Brennan, Neil Corbould e Michael Dawson
E voi per chi tifate? Qual'è il vostro film preferito tra quelli che hanno ricevuto le nominations? E a chi dovrebbero andare i premi per le varie categorie? Se ne avete voglia, scrivete pure le vostre opinioni e preferenze qui su Cinema Blog! ;-)